
Il Coronavirus ha inflitto un grave danno economico al mondo dello spettacolo e, in particolar modo, a quello dei concerti, rinviati al prossimo anno o, nei casi peggiori, annullati. L’emergenza sanitaria, però, sembra stia minacciando nuovamente l’Italia, tanto da costringere il Governo ad imporre nuove restrizioni. Una situazione che sembrerebbe mettere a rischio i concerti in programma già per il prossimo anno. In questi giorni, inoltre, c’è stata anche una protesta a Milano, con gli addetti ai lavori dello spettacolo che hanno posto tanti flight case (contenitori di luci, amplificatori, strumenti, casse audio etc) all’ombra del Duomo.
Il presidente di Live Nation, Roberto De Luca, ha lanciato un’idea alternativa per permettere a tutta l’industria di ripartire: “I concerti con il tampone rapido all’ingresso potrebbero essere una soluzione. In Italia ci sono 3 milioni di biglietti venduti in attesa: sarebbe una campagna di screening di portata nazionale. Se venisse estesa anche al calcio aiuterebbe a monitorare la diffusione del virus. Se i tecnici ci daranno risposte soddisfacenti, nelle prossime settimane sottoporremo il progetto al ministro della Salute Speranza e a quello dei beni culturali Franceschini”.
Situazione molto delicata, visti anche i costi che comporterebbe una campagna del genere. Ma, almeno, potrebbe rappresentare un messaggio di speranza e ripartenza in un Paese avvolto nella preoccupazione. Intanto sono saltati i primi concerti in programma per l’autunno, con Elodie e Ghali che hanno dovuto far slittare l’appuntamento con il proprio pubblico. In attesa dell’estate, che prevede anche i grandi festival, con Vasco Rossi atteso per due sere al Circo Massimo di Roma (26 e 27 giugno), a Imola (22 giugno), Firenze (18 giugno) a agli I-Day di Milano (13 giugno), per un totale di oltre 400.000 biglietti già venduti.
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