OTTAVIANO: IC Mimmo Beneventano saluta docenti esemplari

In pensione quattro docenti dell’Istituto comprensivo Mimmo Beneventano: le professoresse Angela Zinna, Rosa La Marca, Rita Cutolo, Angela Sangiovanni hanno terminato la loro brillante carriera e ora per loro il meritato riposo, dopo tanti anni dedicati all’istruzione di centinaia di alunni.
La dirigente scolastica, dott.ssa Anna Fornaro, e l’intero Collegio hanno salutato con immensa gratitudine le docenti che si pensionano in quanto hanno formato generazioni di ragazzi ottavianesi e dell’interland vesuviano con amore ed alta professionalità.
La professoressa Angela Zinna durante un’intervista ci ha illustrato la sua lunghissima carriera professionale.
Ha iniziato prestissimo, a soli 23 anni, con supplenze brevi. Era una giovane piena di entusiasmo con la voglia di apprendere ed entrare in questo mondo affascinante al di là dei banchi di scuola.
Di gavetta ne ha fatta! Nove lunghi anni: scuole diverse, ambienti diversi.
Il tanto agognato ruolo è arrivato per lei nel settembre 1989 alla Scuola media statale Darmon di Marano.
Si è sempre dedicata ai progetti curriculari ed extracurriculari, alla Recitazione, alla Storia della Letteratura italiana, alle ricerche al di là dei testi scolastici, alla scrittura creativa, ai miti, alle leggende napoletane, alle chiese ottavianesi…
Nel 2003 ha ottenuto il trasferimento alla D’ Annunzio- Scotellaro, oggi IC Mimmo Beneventano di Ottaviano (Na). Correva l’era dei progetti Pon. Mai ha rifiutato la sua collaborazione come tutor o esperta. Sempre presente come accompagnatrice nei viaggi di istruzione.
Poi è arrivata la Dad e, seppure a fine carriera, si è cimentata con entusiasmo superando gli ostacoli che tutti hanno incontrato nel mettere in campo un nuovo metodo di insegnamento a distanza.
La professoressa Angela Zinna oltre ad essere stata una meravigliosa insegnante, è moglie, madre, catechista, promotrice sociale, benefattrice.
A lei genitori ed alunni hanno dimostrato gratitudine, affetto e vicinanza in questo momento in cui bisogna ‘cambiare pelle’, guardare avanti, ricominciare una vita diversa e dedicarsi a sé stessi dopo aver dato il fiore degli anni alla collettività.
Buona vita, dunque, alle docenti che da settembre prossimo proveranno a recuperare il tempo perduto, di proustiana memoria, per alimentare vecchie passioni che per i troppi impegni scolastici sono state accantonate in un cassetto nell’attesa di tempi migliori.

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