
E’ ormai quasi scomparsa la tradizione ottajanese nel fare un antico dolce natalizio dal sapore unico ed inconfondibile ed allo stesso tempo semplice. Il dolce per eccellenza del mondo contadino vesuviano, fatto con ingredienti che offre il Somma-Vesuvio, si ottiene mescolando noci, nocciole, uva fragola appassita o catalanesca, fichi secchi, castagne, miele e la mollica di pane. E’ prevista facoltativamente l’aggiunta delle uova. Il tocco di classe è dato dalla cottura costante e lenta sui 180 gradi nei forni a legna. Nelle famiglie patriarcali di una volta di sicuro non bastava uno di quei dolci per questo si provvedeva a infornarne diverse quantità. Per garantirne la degustazione nei giorni a seguire delle festività natalizie alcuni stampi si affettavano a metà cottura per ottenere biscotti dalla lunga conservazione. Chi impastava, chi schiacciava le noci e le nocciole, chi si occupava dell’uva appassita da rinvenire in acqua corrente contribuiva a un vero lavoro di squadra al cui centro c’erano gli anziani con i loro segreti culinari, trasmessi per generazioni.
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