
Sempre più giovani negli ultimi anni stanno riscoprendo l’agricoltura sul Somma-Vesuvio e da giorni sono impegnati nella raccolta di olive da trasformare in un ottimo olio dal gusto unico.
Ad Ottaviano i più vasti oliveti sono ubicati presso le seguenti zone: lungo il Vitiello, il Piscinale, la Trofa, Zabatta, San Severino, Scavolella, tutte in collina e ben esposte al sole.
In questa area, già in epoca romana o ancor prima, si coltivavano olivi.
Ne è testimonianza il rinvenimento di una macina in pietra lavica, reperita in località Montevergine, attualmente visitabile negli Scavi di Pompei presso gli <<antichi granai>>.
Le principali qualità di olive coltivate ad Ottaviano sono: Leccino, Frantoio, Coratina, Nocellara.
In gastronomia questo prodotto viene utilizzato a crudo per permettere di apprezzarlo in tutta la sua pienezza partendo dal colore, passando per l’odore, arrivando infine a gustarne il sapore.
Secondo gli specialisti quest’annata 2020 è eccezionale più per la qualità che per la quantità.
Complici sono risultate le temperature elevate degli ultimi periodi che ne hanno ritardato la raccolta.
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