
Le Ville rustiche a Somma Vesuviana (Napoli), osche prima e romane dopo, hanno ancora molto da raccontare e meritano di essere tutelate e portate alla luce. Ciò è quanto esprime a viva voce l’Associazione Spartacus di Ottaviano infatti viene chiesto alla Città Metropolitana e alla Regione Campania un intervento decisivo affinchè il rinvenimento completo di queste due ville si traduca in sviluppo e lavoro. Le ville in questione sono ubicate in località Abbadia e Palmentiello. Da uno scavo superficiale sono emerse tegole con bollo in cartiglio circolare di grafica osca a lettere destrorse V.P. e altri reperti di epoca romana. Gli Osci o Oschi, di ceppo sannitico della Campania antica pre-romana, si costituirono da una pluralità di popoli dell’Italia meridionale nel V sec. a.c. Il nucleo principale del loro insediamento era l’entroterra del golfo di Napoli. Essi, a seguito delle guerre sannitiche, furono sottomessi ai Romani. Allora abitavano l’Italia antica i Liguri, i Veneti, gli Etruschi, i Piceni, gli Umbri, i Latini, i Messapi e per finire i Greci. Fondamentale è il contributo di alcuni archeologi del luogo e di appassionati come Gerardo Capasso che divulgano la possibilità di ammirare alcuni bolli oschi, esposti nel museo archeologico di Nola.
Foto: bollo su tegola ritrovato a Somma Vesuviana
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